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"Premierato? Possibili modifiche, complicato che a fine luglio sia in Aula. Autonomia? I tempi al momento sono incerti. Giustizia? Il testo non si tocca"

"Premierato? Possibili modifiche, complicato che a fine luglio sia in Aula. Autonomia? I tempi al momento sono incerti. Giustizia? Il testo non si tocca"
Nazario Pagano

Nazario Pagano

"Qualunque riforma va discussa con gli alleati. Forza Italia ha da sempre assunto questa posizione in base alla quale riteniamo che quella dei due mandati per i presidenti di regione sia una scelta ormai confermata nel tempi. Ma c'è la possibilità di discuterne e di dialogare, non abbiamo una posizione precostituita". Con queste parole Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera ed esponente di Forza Italia, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se ci sia un no inamovibile del partito del vicepremier e ministro Antonio Tajani sull'ipotesi del terzo mandato per i Governatori di regione.

Sul disegno di legge di riforma costituzionale della giustizia, Pagano è chiarissimo: "Il testo arriverà alla Camera dopo il voto in Senato previsto entro il mese di giugno. Poi tornerà alla Camera per la terza lettura e non sono previste modifiche".

Per quanto concerne l'autonomia regionale differenziata, dopo i rilievi della Corte costituzionale, Pagano afferma: "E' stato varato un provvedimento in Consiglio dei ministri sui Lep (livelli essenziali delle prestazioni, ndr) e tutto dipende da questo provvedimento. Pare che verrà assegnato alla Camera, ma non è ancora sicuro e ancora non è stato assegnato alla mia Commissione. Se così fosse, verificherò con la dovuta attenzione la complessità del provvedimento e certamente ci saranno dei tempi tecnici per le correzioni che non posso prevedere quanto dureranno". Il via libera definitivo ci sarà quindi nel 2026 e non quest'anno? "Non posso affermarlo oggi, non ho nemmeno letto il provvedimento ed è quindi complicato rispondere a questa domanda. I tempi al momento sono incerti".

Il presidente della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio poi parla anche del premierato e spiega che "è stata richiesta dalla conferenza dei capigruppo la calendarizzazione in Aula per fine luglio per la seconda lettura del disegno di legge di riforma costituzionale. Ho preso atto di questa decisione e settimana prossima ripartiranno le audizioni in Commissione, ce ne saranno ancora più di venti, che si erano interrotte a metà ottobre. Esiste la possibilità che il testo venga modificato e ritengo complicato che il provvedimento possa andare in aula alla Camera già a fine luglio, vedremo come andranno i tempi della discussione in Commissione. Ripeto, in questo momento è complesso che possa arrivare il ddl costituzionale in Aula alla fine di luglio, ma certamente nei prossimi mesi ci sarà la conclusione della seconda lettura. Poi se dovesse esserci un cambiamento del testo si tornerà in Senato e ci sarà una lettura in più".

Infine la legge elettorale. "Per adesso non ne abbiamo ancora discusso, ma è chiaro che considerando anche il premierato che sta andando avanti una modifica andrà fatta. Inizieremo a parlarne credo tra l'autunno e l'inverno". Quanto all'ipotesi che venga scelto il modello in vigore per le elezioni regionali, Pagano afferma: "E' un'ipotesi plausibile, quel sistema ha funzionato bene per le regioni e capiremo se può essere riproposto, con aggiustamenti ovviamente, anche su scala nazionale. Mi sembra una buona soluzione ma da verificare. Ci sarà prima di tutto una valutazione tra i partiti della maggioranza e servirà un accordo, poi dialogheremo anche con le opposizioni", conclude il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera.

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